Violenza politica, sicurezza alimentare e flussi migratori: l’arma letale della “fame”
08.01.2018
Gentili colleghi,
E' con piacere che comunichiamo l'avvenuta pubblicazione dell'articolo :
Violenza politica, sicurezza alimentare e flussi migratori: l’arma letale della “fame”
sulla rivista online: Safety&Security
a cura della Dr.ssa Stefania Moramarco (Ricercatrice dell'Università di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione) e dell'Ing. Marco Carbonelli (Presidenza del Consiglio dei Ministri) entrambi studenti della ottava edizione del #MasterCBRN di secondo livello (in corso).
’aumento di movimenti estremisti e il verificarsi di attacchi terroristici in uno scenario di diffusa violenza politica in molte regioni del mondo ha fatto crescere negli ultimi anni la preoccupazione a livello mondiale per il sempre più ingente numero di comunità affette da instabilità politico-economica. Tali scenari conflittuali, spesso esacerbati anche dai disastri naturali ed da situazioni di emergenza, rischiano di tradursi per la popolazione dei Paesi a risorse limitate (i cosiddetti low-middle income countries) in un aumento diffuso della povertà fino a crisi acute in ambito di disponibilità alimentare, con un impatto immediato sulla dimensione dei flussi migratori, sia in territori limitrofi sia oltrepassando i confini internazionali. L’obiettivo di questo articolo è quello di analizzare la relazione bidirezionale tra violenza politica e sicurezza alimentare, supportando l’ipotesi di partenza che riconoscere e investire per assicurare il diritto al cibo sia essenziale, non solo in quanto diritto fondamentale dell’uomo, ma in maniera più generale per contribuire alla sicurezza interna e alla stabilità politica dei Paesi, anche quale forma di mitigazione del fenomeno dei flussi migratori di rifugiati e richiedenti asilo in Stati diversi da quello di appartenenza, o di Internally Displaced Persons -IDPs (persone dislocate internamente).